Buona Pasqua

Cristo è risorto
Cristo vive
Cristo è presente
e ti vuole incontrare

Nella chiesa del monastero lo incontri ogni giorno
e il giovedi anche dalle 20.40 alle 22.30
e il venerdi e il sabato dalle 20.40 per tutta la notte

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Pasqua di Resurrezione

Come è possibile credere alla risurrezione?

Non ci sono prove che valgano a rendere credibile una tale notizia. Abbiamo soltanto i racconti dei Vangeli che parlano di una tomba vuota e delle apparizioni di Gesù.

Ci sono dei testimoni che hanno visto la tomba vuota, che hanno visto il Signore e hanno mangiato con lui, ma non ci sono prove.

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Domenica delle Palme

Questa celebrazione ha come un doppio sapore, dolce e amaro, è gioiosa e dolorosa, perché in essa celebriamo il Signore che entra in Gerusalemme ed è acclamato dai suoi discepoli come re; e nello stesso tempo viene proclamato solennemente il racconto evangelico della sua Passione. Per questo il nostro cuore sente lo struggente contrasto, e prova in qualche minima misura ciò che dovette sentire Gesù nel suo cuore in quel giorno, giorno in cui gioì con i suoi amici e pianse su Gerusalemme.

Gesù, che secondo le Scritture entra acclamato nella Città santa, non è un illuso che sparge illusioni, non è un profeta “new age”, un venditore di fumo, tutt’altro: è un Messia ben determinato, con la fisionomia concreta del servo, il servo di Dio e dell’uomo che va alla passione; è il grande Paziente del dolore umano.

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V Domenica di Quaresima

Siamo ormai vicini alla Pasqua, al momento in cui rivivremo la grazia del nostro Battesimo. La Parola di Dio ci rende coscienti della serietà di questo fatto. Esso è davvero il venire inseriti nella santità di Gesù, nella sua divinità, e ciò comporta l’essere partecipi della sua via della croce.

Il cammino che stiamo percorrendo con Gesù, infatti, è un cammino verso la croce. Oggi egli ce lo manifesta in maniera sicura. L’occasione gli è data da un fatto molto semplice: lo stanno cercando alcuni Greci! Se sono Greci, sono pagani, appartengono a uno dei popoli che non sono il popolo di Dio! Che la cosa non sia sembrata normale lo intuiamo dal modo con cui tale ricerca viene riferita al Signore: i Greci parlano con Filippo, Filippo con Andrea, e poi vanno in due a riferire la cosa a Gesù! Egli stesso aveva manifestato difficoltà ad incontrare una donna Cananea; chissà come reagirà adesso!

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Giovani fede vocazione. Proposte per una spiritualità del futuro

Sono ora disponibili i video delle conferenze della 59ma Settimana di Spiritualità svoltasi tra il 18 e il 22 febbraio 2018, incentrata sul tema “Giovani fede vocazione. Proposte per una spiritualità del futuro”. 

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IV Domenica di Quaresima

“La croce – affermava Paolo VI – è la stazione di arrivo dell’infinito amore di Dio per gli uomini. Per noi è morto. Parte dalla croce, per gli uomini, un’onda di bontà, che va a tutte le anime, per salvarle: in altre parole, nella croce si è compiuto il mistero della Redenzione”.

E’ lì infatti, che ciascuno di noi è costretto a leggere la verità della propria esistenza, fatta di speranze, di gioie, ma sempre accompagnata da angosce e tristezze. Vogliamo o no, tutti, senza distinzione, anche se a volte verrebbe la voglia di scaricarla dalle spalle perché pesa troppo, fino a toglierci non solo il respiro, ma anche l’amore alla stessa vita, la croce è come una componente della nostra vita. Non risparmia nessuno. Del resto, chi non porta nella carne della sua vita, le piaghe che la croce lascia inevitabilmente? Le abbiamo tutti.

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Suor Beniamina festeggia il 50° di vita religiosa

Dopo il 25° di vita religiosa della consorella suor Anna Maria del Sacro Cuore, un’altra importante ricorrenza al monastero delle Adoratrici Perpetue del SS. Sacramento.

Sabato 3 febbraio, subito dopo la giornata mondiale per la vita consacrata, nella chiesa del monastero si è celebrata una messa di ringraziamento questa volta per i 50 anni di vita monastica di suor Beniamina dell’Eucarestia, al secolo Anna Lai.

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III Domenica di Quaresima

Gesù, con calma, si mette a fare una frusta di cordicelle. Si è accorto che il Tempio era diventato un luogo dove gli uomini facevano i loro interessi e nulla e nessuno più cercava la gloria di Dio. Con quella cordicella avrebbe fatto qualcosa per manifestare il suo dissenso e per cercare di aiutare molti altri ad accorgersi che bisognava cambiare l’orientamento. Dimenticarsi di Dio diventa infatti molto pericoloso per l’uomo: da una parte il suo egoismo non avrà più freni, e la sua ricerca di gioia non troverà più le strade per raggiungerla.

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