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Un libro a settimana: Quando il maestro parla al cuore di G. Courtois

Cerca costantemente di farmi piacere. Sia questo l’orientamento essenziale del tuo cuore e della tua volontà. Io sono più sensibile di quanto non si pensi alle piccole delicatezze e alle attenzioni costanti.

Se sapessi fino a qual punto ti amo, non avresti mai paura di me. Ti getteresti perdutamente nelle mie braccia. Vivresti nell’abbandono fiducioso alla mia immensa tenerezza e soprattutto, pur tra le attivitàpiù assorbenti, non potresti dimenticarmi mai e compiresti ogni cosa in me.

Per ascoltare la mia voce devi metterti in una disposizione di animo che faciliti l’accordo dei nostri pensieri.

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Un libro a settimana: Quando il maestro parla al cuore di G. Courtois

Pensa un po’ più spesso alle cose che mi rallegrano: la mia venuta nelle anime dei bambini, la purezza dei loro cuori e dei loro sguardi, i loro sacrifici d’amore a volte tanto generosi, la semplicità e la totalitàdel dono di se stessi. Io mi effondo in numerose anime di bambini nelle quali non c’è ancora nebbia nociva che offusca il cristallo della loro innocenza, poiché dei buoni educatori hanno saputo condurli, guidarli, incoraggiarli verso di me.

Chi mi rallegra è il sacerdote fedele allo Spirito Santo e alla Madre mia, che ha acquisito progressivamente una percezione quasi costante della mia presenza e agisce in conseguenza. Chi mi rallegra sono, in tutti gli ambienti e in tutti i paesi, le anime semplici, che non danno adito all’orgoglio, che non si preoccupano della loro persona, che non pensano tanto a se stesse quanto agli altri, in una  parola, che si dimenticano spontaneamente per vivere al servizio del mio amore.

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Un libro a settimana: Quando il maestro parla al cuore di G. Courtois

È molto utile vivere dei tempi forti durante i quali la mia presenza diventa percettibile alla tua anima.

La prima cosa, è di chiedermi più intensamente di spogliarti da tutto ciò che impedisce di ascoltare, intendere, raccogliere, assimilare, mettere in pratica la mia Parola. Infatti io sono in te Colui che ti parla. Ma tu non puoi capirmi se non mi ascolti. Puoi ascoltarmi soltanto se il tuo amore è davvero puro da ogni ripiegamento su te stesso e assume le caratteristiche di un amore oblativo in comunione col mio.

La seconda cosa, è di essere fedele nel consacrarmi in esclusiva alcuni tempi forti nell’intimo di te stesso, laddove io sono e vivo con una presenza sempre attuale, sempre operante e amorosa.

La terza, è di sorridermi di più. Lo sai, io amo colui che dona e si dona col sorriso. Sorridimi. Sorridi atutti. Sorridi a tutto. Nel sorriso è presente, più di quanto tu non lo creda, la grazia espressiva del veroamore fatto del dono di sé, e più tu lo doni, più io in cambio mi dono a te.

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