Articoli

III domenica di Quaresima

Chi è Dio per noi? Chi siamo noi per lui? Quale relazione può stabilirsi tra noi e lui?

Potrebbero essere queste le domande cui le letture di oggi danno risposta, una risposta che ci spinge ad accogliere e rafforzare il legame con Dio, quel legame forte iniziato con il santo battesimo. Non dimentichiamo che la Quaresima è il tempo destinato a prepararci a rinnovare con decisione gli impegni battesimali, in modo da goderne i frutti con rinnovata consapevolezza!

Dio si manifesta a Mosè. Fuggito dall’Egitto, egli si trova nel deserto a pascolare animali non suoi. Con la fuga ha dovuto abbandonare ogni velleità di salvare il suo popolo dalla schiavitù al faraone e dall’inimicizia che non risparmia nemmeno i suoi fratelli. Egli deve ammettere che l’uomo, con le proprie forze, non può fare nulla a favore dell’uomo. È rassegnato a non poter fare più nulla, ma Dio no, non si rassegna!

Continua a leggere

II domenica di Quaresima

La liturgia inizia con la rivelazione del desiderio più profondo dei cuori: “Di te dice il mio cuore: “Cercate il suo volto”; il tuo volto, Signore, io cerco”, cantato dal salmo 26 e ora reso nella nuova versione: “Il mio cuore ripete il tuo invito: Cercate il mio volto!”. È il versetto che orienta la comprensione dell’evento della trasfigurazione alla quale tutto il salmo 26, il salmo responsoriale, rimanda, perché, come dice Paolo nella sua lettera ai Filippesi: “La nostra cittadinanza è nei cieli”. È la cittadinanza alla quale rimanda la gloria della trasfigurazione, intravista dai discepoli, impauriti e rapiti nello stesso tempo, per la quale la chiesa con la colletta fa supplicare per diventarne partecipi:“purifica gli occhi del nostro spirito perché possiamo godere la visione della tua gloria”. Gloria che splende sul volto di colui sul quale è proclamato: “Questi è il mio Figlio, l’amato: ascoltatelo!”, come ripete il canto al vangelo. Viene delineato l’intero arco del percorso del discepolo di Gesù: ascoltarlo con desiderio, conoscerne il mistero e vederne la gloria. Tutto il cammino quaresimale è teso a questo obiettivo.

Continua a leggere

I domenica di Quaresima

Il tema portante del periodo quaresimale nel ciclo C di quest’anno è la conversione, mentre nel ciclo A era il cammino catecumenale e nel ciclo B era l’alleanza ricostituita. La questione essenziale della liturgia di oggi potrebbe essere così espressa: essere figli di Dio comporta qualche titolo di pretesa? La drammaticità di tale questione risalta in tutta la sua intensità proprio nel brano delle tentazioni di Gesù. Il vangelo di Luca introduce questo evento con l’annotazione: “Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo” (Lc 4,1-2). Ai nostri occhi pare assurdo il collegamento tra la pienezza dello Spirito Santo e l’essere tentato. Come se lo zelo per il Signore che muove Gesù nel suo compito messianico potesse risultare equivoco.

Continua a leggere

V Domenica di Quaresima

Siamo ormai vicini alla Pasqua, al momento in cui rivivremo la grazia del nostro Battesimo. La Parola di Dio ci rende coscienti della serietà di questo fatto. Esso è davvero il venire inseriti nella santità di Gesù, nella sua divinità, e ciò comporta l’essere partecipi della sua via della croce.

Il cammino che stiamo percorrendo con Gesù, infatti, è un cammino verso la croce. Oggi egli ce lo manifesta in maniera sicura. L’occasione gli è data da un fatto molto semplice: lo stanno cercando alcuni Greci! Se sono Greci, sono pagani, appartengono a uno dei popoli che non sono il popolo di Dio! Che la cosa non sia sembrata normale lo intuiamo dal modo con cui tale ricerca viene riferita al Signore: i Greci parlano con Filippo, Filippo con Andrea, e poi vanno in due a riferire la cosa a Gesù! Egli stesso aveva manifestato difficoltà ad incontrare una donna Cananea; chissà come reagirà adesso!

Continua a leggere

IV Domenica di Quaresima

“La croce – affermava Paolo VI – è la stazione di arrivo dell’infinito amore di Dio per gli uomini. Per noi è morto. Parte dalla croce, per gli uomini, un’onda di bontà, che va a tutte le anime, per salvarle: in altre parole, nella croce si è compiuto il mistero della Redenzione”.

E’ lì infatti, che ciascuno di noi è costretto a leggere la verità della propria esistenza, fatta di speranze, di gioie, ma sempre accompagnata da angosce e tristezze. Vogliamo o no, tutti, senza distinzione, anche se a volte verrebbe la voglia di scaricarla dalle spalle perché pesa troppo, fino a toglierci non solo il respiro, ma anche l’amore alla stessa vita, la croce è come una componente della nostra vita. Non risparmia nessuno. Del resto, chi non porta nella carne della sua vita, le piaghe che la croce lascia inevitabilmente? Le abbiamo tutti.

Continua a leggere

III Domenica di Quaresima

Gesù, con calma, si mette a fare una frusta di cordicelle. Si è accorto che il Tempio era diventato un luogo dove gli uomini facevano i loro interessi e nulla e nessuno più cercava la gloria di Dio. Con quella cordicella avrebbe fatto qualcosa per manifestare il suo dissenso e per cercare di aiutare molti altri ad accorgersi che bisognava cambiare l’orientamento. Dimenticarsi di Dio diventa infatti molto pericoloso per l’uomo: da una parte il suo egoismo non avrà più freni, e la sua ricerca di gioia non troverà più le strade per raggiungerla.

Continua a leggere

Chi vuole venire dietro a me

II Domenica di Quaresima

“Sul monte della Trasfigurazione l’umiliazione si trasfigura in gloria. L’amore si umilia, ma l’amore umiliato si converte in luce: il suo volto brillò come il sole.

Non è una luce che viene dall’esterno, ma scaturisce dall’interno e, come per trasparenza, illumina il volto di Gesù.

Continua a leggere