II Domenica di Quaresima

“Sul monte della Trasfigurazione l’umiliazione si trasfigura in gloria. L’amore si umilia, ma l’amore umiliato si converte in luce: il suo volto brillò come il sole.

Non è una luce che viene dall’esterno, ma scaturisce dall’interno e, come per trasparenza, illumina il volto di Gesù.

Ci sono persone che a volte ci sorprendono e ci colmano di stupore per la bellezza della luce che traspare da iloro volti. Da dove nasce quella dolce chiarezza dello sguardo che sembra appartenere a un mondo diverso dal nostro? Capita talvolta di intuirne il segreto: la limpidità del volto è un’espressione dell’amore quando questo, umile e delicato, è diventato una disposizione abituale.

Ma non è detto che lo straordinario nascosto nella vita ordinaria debba sempre rivelarsi. Ci sono certamente, anche per noi, momenti meravigliosi in cui tutto è facile: prodigarsi, credere, sentire Dio presente … La realtà appare allora leggera, trasparente, luminosa, e l’esperienza che si vive così consolante che si vorrebbe, se fosse possibile, prolungarla all’infinito. 

Ma la normalità della vita ci costringe ad abbandonare le altezze del Tabor e ad affrontare nella pianura situazioni opache e addirittura dolorose. allora il volto, invece di essere trasfigurato, può diventare sfigurato come quello  di Gesù nei giorni della Passione.

C’è però un seme di luce che rimane sempre nascosto, anche nelle situazioni più oscure, in attesa di lacerare il velo delle nostre tristezze e delle nostre umiliazioni. Forse neppure noi sappiamo di custodirlo dentro, ma il Padre lo contempla con trapidazione.

E’ un seme di luce che, come ha fatto co Gesù sul monte della Trasfigurazione e come farà ancora con Gesù nel mattino di Pasqua, potrà rivelare un giorno anche in noi tutta la forza trasfigurante”

Don Luigi Pozzoli – da CRISTO CAMMINO DELL’UOMO – Ed. Ancora