II Domenica di Pasqua

La parola di oggi è quella di sempre, quella di cui abbiamo sempre bisogno e di cui necessita tutto il mondo: misericordia! Il cuore per i miseri c’è? Dov’è? Il cuore per i miseri, l’unico, è quello del Padre, Dio, che si esprime con e nel Figlio. Questi è la Misericordia.

Lo hanno cominciato a capire finalmente anche i Dodici a Pasqua, anzi i Dieci. Uno se n’era andato infatti per gli affari suoi senza chiedere il permesso, e un altro era assente, ma presente l’ottavo giorno, cioè oggi. Oggi sono Undici.

Tom

Arriva Misericordia per tutti, per i Dieci già contenti e gioiosi da una settimana, e per Tommaso, ancora scuro in volto, duro come pietra, ripiegato sulla sicurezza dei propri occhi di carne. Gli altri occhi li tiene chiusi, così da non vedere la gioia di dieci uomini, peraltro sempre stati affidabili, che solo una settimana prima erano amareggiati e confusi e delusi, come lui ancora adesso, e ora invece esultano.

Ecco la “Misericordia”: “Metti qui il tuo dito”.

Lo riesci a vedere quel dito tremante che s’avvicina?

Che dirti ancora? Io vedo la misericordia quando avvicino il mio dito a qualche piaga di quel corpo di Cristo che è la Chiesa. Allora le mie ginocchia si piegano e dalle mie labbra esce l’esclamazione: “Mio Signore e mio Dio!”.

don Vigilio Covi